Guida all'acquisto dei migliori sedili da corsa.
- IlBlogDeiMotori
- 27 gen 2018
- Tempo di lettura: 8 min

Il sedile automobilistico è una struttura che permette al conducente ed ai passeggeri di un veicolo stradale di sedersi. Ci sono principalmente due tipi di sedili, a divanetto o singoli. I primi hanno una struttura piatta che può accogliere più passeggeri affiancati, mentre la seconda ha un disegno più avvolgente e può ospitare un solo passeggero. I sedili a divanetto sono installati per accogliere i passeggeri posteriori di un'automobile, oppure sono utilizzati nella cabina degli autocarri, mentre i sedili singoli sono montati, per esempio, per i passeggeri anteriori di un'autovettura. Un altro tipo sono i sedili elettrici, infatti nelle automobili adeguatamente accessoriate, i sedili e gli specchietti retrovisori possono essere regolati automaticamente tramite un sistema elettronico. In alcuni casi è presente un sistema di memorizzazione delle posizioni dei sedili che possono essere richiamate schiacciando un bottone. Da un punto di vista ergonomico, e per questioni di sicurezza, una parte importante del sedile è quella su cui appoggia la zona lombare del passeggero, cioè quella regione del corpo umano compresa tra il diaframma ed il bacino. Sono disponibili dei congegni meccanici che variano la forma di questa zona del sedile, adattandola al profilo della regione lombare del passeggero e consentendo quindi il massimo comfort.
Inoltre, alcuni sedili sono abbastanza lunghi da sorreggere interamente le cosce dei passeggeri.

Come viene studiata l’ergonomia dei sedili da gara? Per una questione pratica è più semplice parlare di sviluppo dei sedili, piuttosto che riferirsi solamente all’ergonomia, importantissima per i sedili stradali, un po’ meno per i sedili da competizione. Lo sviluppo di un sedile nasce seguendo tre direttrici principali: -le necessità del pilota; -le sinergie con il resto della vettura e dell’abitacolo; -le regole di omologazione. L’incrocio di tali caratteristiche determina la nascita e lo sviluppo del progetto, nonché il suo successivo orientamento alla vendita. Per prima cosa, inoltre, è importante capire quale uso debba fare il pilota, ovvero a quale campionato deve partecipare e con quale tipo di vettura, quindi si decide in particolare: -l’inclinazione dello schienale: tendenzialmente più “reclinata” per le vetture GT e più in avanti per usi rallistici, anche se negli ultimi anni le differenze si sono di molto attenuate. -Il contenimento delle sponde laterali: in particolare la seduta ha sponde più alte se la posizione di guida è più rigida (in pista ad esempio); mentre i sedili per i rally sono progettati con sponde più basse per consentire più facilmente l’entrata e l’uscita dalla vettura. Anche in questo caso il mondo rally si sta molto avvicinando a quello pista, in particolar modo per i campionati più professionali. Quanto piu pronunciate e avvolgenti siano le spalle: è un dettaglio che segue molto quello spiegato sopra e che differisce per il fatto che le norme FIA hanno imposto in alcuni casi un maggiore contenimento del sedile intorno alle spalle. -La posizione dei fori per le cinture: si installa in base alla posizione di guida e all’altezza degli occupanti potenziali. Può essere eventualmente regolabile, o avere slot multipli per cambiare la posizione. -La presenza e la dimensione della protezione testa: inizialmente introdotta per le applicazioni in pista, è ormai diffusissima per tutti i tipi di competizione, ed in alcuni casi obbligatoria. -Le taglie: se il target è l’adattabilità a più corporature, spesso è necessario agire su diverse taglie che possono essere ottenute o utilizzando scocche differenti, oppure ricavando da scocche comuni fitting diversi cambiando le imbottiture interne. Con questi dati si definisce l’interazione con il pilota. Quindi si può passare alla vettura e all’abitacolo, anche in questo caso bisogna tenere presenti elementi importanti come: -Posizionamento e fissaggio al pianale: di solito il primo step di montaggio richiede la verifica del pianale come spazi, o come compatibilità con le geometrie originali. -Interferenze con altre parti della scocca (tunnel, porte, tetto): specie nelle vetture con poco spazio in abitacolo è fondamentale che le forme del sedile siano adatte e poco invasive, anche per allargare il più possibile il portafoglio di vetture compatibili (ricordiamo che fondamentalmente il sedile è un accessorio universale e non studiato su una vettura specifica). -Interazione con il roll-bar: la struttura di sicurezza è studiata per ottimizzare la protezione degli occupanti, requisito primario per un’auto da competizione. Quasi sempre il roll-bar riduce sensibilmente gli spazi all’interno dell’abitacolo e spesso nella zona del pilota e del navigatore (ovviamente). E’ quindi indispensabile una verifica della geometria del sedile, che tenga conto dei punti in cui più probabilmente si troverà la centina di sicurezza. -Allineamento al piantone sterzo: la posizione del sedile è fondamentale per determinare l’ass Allineamento al piantone sterzo: la posizione del sedile è fondamentale per determinare l’assetto di guida, che si completa con il riferimento allo sterzo. -Regolazioni in altezza o longitudinali: in generale, non avendo lo schienale regolabile, il sedile non può soddisfare tutti i piloti e/o navigatori. Diventa quindi importante avere basi per attacchi laterali che consentano di ottenere diverse inclinazioni del sedile. In ultimo, e non come importanza, si deve verificare che il sedile soddisfi tutte le indicazioni previste dalla normativa FIA di riferimento, sia in termini geometrici sia di materiali.
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Queste solo le marche più famose che ormai da anni dominano nel mercato dei sedili da corsa!

La Sparco S.p.A. è una società italiana specializzata nella produzione e distribuzione di componenti automobilistici e abbigliamento tecnico utilizzati nelle maggiori competizioni automobilistiche al mondo, tra cui spiccano la Formula 1 e il Campionato Mondiale Rally.

Simoni Racing è divenuta una delle aziende leader nel mercato degli auto accessori in Italia; una forte ed aggressiva organizzazione che a tutt’oggi vede circa 5.000 clienti seguiti in modo capillare dalla rete vendita che copre tutto il territorio nazionale, isole comprese.

Recaro (acronimo di Reutter Carosserie-Werke) è una società tedesca con sede a Kirchheim unter Teck nelle vicinanze di Stoccarda nota per la produzione di sedili avvolgenti per automobili sportive. L'azienda produce OEM sedili omologati da corsa per i costruttori automobilistici tradizionali. I sedili prodotti vengono montati dai marchi con cui è in corso anche una collaborazione come Mercedes, Ford e fornisce le case automobilistiche Audi, Lamborghini, Fiat, Lotus, Mini, Toyota, BMW e Nissan.
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Come rimontare sedili auto?
Una volta smontati i sedili, approfittate per dare una bella pulita alla moquette dell’auto, in seguito si potrà procedere a rimontare i nuovi sedili. Per questa operazione saranno necessari alcuni strumenti: Due staffe (a secondo del modello di auto); Viti cilindriche o a testa esagonale zincate (classe di resistenza 8.8); Tamponi di gomma; A questo punto vi basterà montare la guida al posto del sedile originale. I tamponi di gomma serviranno per evitare le possibili vibrazioni e i rumori causati dal sedile montato direttamente contro A questo punto vi basterà montare la guida al posto del sedile originale. I tamponi di gomma serviranno per evitare le possibili vibrazioni e i rumori causati dal sedile montato direttamente contro il ferro. Per creare il tampone, potete usare un pezzo di una vecchia camera d’aria o del tubo del radiatore, che verranno poi bucati per permettere il passaggio delle viti. A questo punto possiamo montare le guide. E sopra le guide andranno messi i nostri sedili nuovi. Un’altra finezza che potete fare è quella di mettere uno strato di gomma tra le guide che abbiamo appena montato e le slitte del sedile. Per riuscire in questa operazione, dovete mettere una striscia di nastro isolante dove si avviterà poi il sedile. In questo modo eviterete ulteriori spiacevoli vibrazioni e rumori dovuti al contatto con il ferro. Ai sedili andranno aggiunti gli agganci delle cinture, per intenderci, quel pezzo con il bottone rosso utilizzato per sganciarle. Una volta montato il sedile è necessario mettere due resistenze nel fascio elettrico lato macchina in modo da ingannare la centralina e simulare la presenza dell’airbag.

Come pulire i sedili dell'auto? Ci sono dei metodi fai da te che tornano molto utili nella manutenzione degli interni, ma si deve distinguere a seconda che si conosca o meno la causa della macchia. Se si tratta di sedili non di pregio, in un tessuto comune fra le vetture, e non sapete la causa della macchia, è necessario utilizzare sapone per piatti (contro le macchie di grasso), bicarbonato di sodio (per sciogliere lo sporco ostinato), acqua tiepida. Utile anche una ciotola, una spazzola però con setole di media durezza e un asciugamano. Il preparato è formato da sapone liquido per piatti, acqua tiepida. La spazzola va imbevuta di questa miscela: ora spazzolate una piccolissima area del sedile eseguendo un movimento circolare, con una pressione media. Trascorsi 5 minuti, passate l’asciugamano e lasciate asciugare. Se il risultato è ok, eliminate tutta la macchia o le altre macchie del sedile; altrimenti, lasciate perdere e rivolgetevi a un artigiano. Se si tratta di sedili non di pregio e sapete la causa della macchia occorre rimodulare il piano d’azione. Contro le macchie di caffè, provate un mix di acqua tiepida e aceto (due cucchiai per un quarto di litro di acqua): tamponate con un asciugamano imbevuto e osservate il risultato dopo 5 minuti. Per le macchie di inchiostro, tentate con un miscuglio di acqua e alcool. Per l’unto (magari maionese od olio), si può testare uno sgrassatore. Comunque, esistono prodotti specifici per smacchiare le superfici in tessuto dell'auto come sedili, moquette, pannelli delle porte e tappetini: spray che in teoria non lasciano aloni. Contengono sostanze attive che penetrano nelle fibre, potendo almeno nelle promesse neutralizzare i cattivi odori causati da fumo o animali. Come smontare sedili auto? Per poter smontare i sedil occorre: Set di brugole; Cacciavite piatto 6mm; Un piccolo sacchetto o un contenitore (per conservare tutte le piccole parti e gli elementi di fissaggio che andrete a rimuovere); Un set di chiavi inglesi; Nei veicoli attuali, i posti passeggeri sono fissati ad una staffa di scorrimento, che permette al sedile di essere regolato. Inoltre, possono essere presenti speciali protezioni plastificate che ricoprono gli antiestetici bulloni di fissaggio. Il primo passo è quello di regolare il sedile. Quindi procedete nel rimuovere i copri bulloni utilizzando un cacciavite piatto. Dopo aver fatto ciò, con l’ausilio di una chiave a brugola (con testa “triple square” o tradizionale, a seconda del modello) girate i quattro bulloni in senso antiorario, in modo da allentarli ed in seguito rimuoverli. A volte, gli stessi sedili auto potrebbero essere ancora collegati alla cintura di sicurezza o ai sistemi air-bag. Perciò occorre che il motore sia spento e che il cablaggio staccato, prima di procedere alla vera e propria rimozione del sedile. Successivamente, potete procedere alla rimozione vera e propria del sedile anteriore, che con molta delicatezza, si dovrà far passare attraverso la porta dell’abitacolo. Eseguite quest’operazione con particolare cura ed attenzione, evitando di graffiare il cruscotto ed altre parti facilmente danneggiabili. Per quanto concerne il sedile posteriore, l’operazione è più semplice. Si inizia rimuovendo i ganci del seggiolino (se presenti), dopodiché sollevate la parte inferiore del sedile. Con questa procedura, la seduta posteriore verrà sbloccata dai fermi. In questo modo, la parte inferiore è smontata. Lo schienale invece non richiede particolari manovre, infatti, è fissato agli interni con delle semplici viti. In questo caso, non dovrete far altro che svitarle e dislocarle, in maniera tale da poter rimuovere anche questa parte. Ricordate comunque che, per quanto riguarda i sedili posteriori, la procedura può variare in base al modello di veicolo.
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